mercoledì 27 giugno 2007

Oggi Aldo Rock si è fatto aiutare....

Questa è una considerazione di una persona che ama il mare ma che non lo vive in modo diretto come noi. Visto che mi avete chiesto "chi è Bruna" eccola qui

Beh, tu sai che non sono un sub...è già molto se riesco a stare con la testa sotto il getto della doccia!! Ho imparato ,se così si può dire, a stare a galla quando non ero più molto in tenera età....dopo che mio marito con la sua caratteristica pazienza, ha cercato di infondermi quella sicurezza che non avrò mai...
...nonostante questo il mare mi affascina..come diceva Paolo Conte, mio compaesano, quel mare che si muove e non sta fermo mai....perciò questo diario on-line mi permette di vivere tutte quelle emozioni che voi descrivete così bene!
....e come già qualcuno ha scritto in precedenza...invidio...la vostra perseveranza nel raggiungere siti anche in capo al mondo, solo x ammirarne le profondità marine...o x incontrare qualche minuscola creatura...invidio...quel silenzio ovattato che tappandoti le orecchie ti apre orizzonti sconosciuti...ti abbandona alla carezza e all'oblìo che solo il mare sa darti...e ti perdi in quel mondo che...alla resa dei conti è dove abbiamo iniziato....
...so che io non potrò raccontarvi le mie prodezze nè in fatto di squali....nè delfini nè altro.......resterò comodamente seduta sulla mia spiaggia....ad ascoltare la voce del mare raccontata da voi con quella passione che vi contraddistingue!!

".....camminando per la campagna un'uccellino mi si posò sulla spalla....meraviglioso....in tutto il mondo lui aveva scelto me!!! Rimase lì per tutto il pomeriggio e quando tornai a casa corsi da mia nonna sbraitando: nonna nonna, un uccellino....sullla spalla.....tutto il pomeriggio....bello bello bellissimo....e lei mi rispose: a chissà che mi credevo. Che cattiva la nonna mi venne da pensare....ma in realtà la colpa era mia, non avevo usato le parole giuste....le parole sono inportanti e per spiegare un'emozione vera non ce ne saranno mai abbastanza..."

Questa è una bella "parabola" tratta dal film "LA TIGRE E LA NEVE" di Benigni ma direi che se questo blog può fare emozionare raccontando le nostre avventure in mare.....bhe....TOTALE!!!!!!!
Alla prossima settimana.....Andrea

lunedì 18 giugno 2007

TRIMIX ...




Sabato mi hanno detto: "non scrivere nulla sull'Haven perchè senno' si parla solo di quello..." non posso, non ce la faccio...

Venerdì guardavo un disegno su internet di questo gigante, per capire bene che giro fare quando sarei stata la' sotto 2 giorni dopo. Tra un mio commento e quelli del mio compagno decidiamo di scendere fino alla base del fumaiolo, spostarci sul castello del ponte di comando per poi salire sulla cima che ci porterà sotto il nostro gommone. Pianificazione fatta: circa 60 metri per 15 mn. prima di chiudere la pagina web vedo disegnato un pesce luna. Sorrido e chiudo.

Siamo sul gommone, volano battute sulla velocità del barcaiolo, rido e intanto penso a come potremo trovare l'immersione: corrente.. visibilità... pesci ... e un'ultimo pensiero al disegno per ricapitolare il nostro giro.
" Ti aspetto sulla cima dell'ancora!" dall'altro lato del gommone Claudio si butta in acqua metre io finisco di vestire la mia attrezzatura. Mi butto in acqua , arrivo sull'ancora senza togliere gli erogatori ci diamo uno sguardo di controllo , un'ok e giù... in superficie c'era corrente speriamo di non trovarla sul relitto... difatti passati i 20 metri di profondità corrente sparita ed eccola! L'Haven silenziosa ed è lì proprio come nel disegno. (l'ho già fatta una decina di volte ma per immersioni in trimix qualsiasi dettaglio in più è importante) come da pianificazione pinneggiamo verso la base del fumaiolo, arrivati sui 45 mt cambiamo erogatore, ci guardiamo per confermare il cambio di miscela e continuiamo la discesa.
Arrivati sulla plancia iniziamo a guardarci intorno, bitte storte, argani rovinati, piegati sui lati... non ero mai stata sulla plancia e quindi mi rendo conto solo in quel momento che quella parte della petroliera era , nel momento dell'esplosione, collassata.
Un polpo che cerca di nascordersi, flabelline di colore viola che spiccano sopra un colore verdastro del metallo concrezionato, una musdea, un grongo... infiliamo la testa in varie finestre e all'interno vediamo parti della nave un tempo vissute ... (chissà se le persone che c'erano sopra al momento dell'esposione si sarebbero immaginate che qualcuno sarebbe andato a visitare l'Haven a 60 metri...) guardiamo l'aria e il tempo, è passato un quarto d'ora e dovremmo risalire... ci guardiamo , riflettiamo e decidiamo che per 5 min ancora possiamo restare... intanto iniziamo a risalire sul lato del fumaiolo... guardo in alto e vedo gli altri che scendevano in nitrox sopra di noi, un saluto un ok e poi giro lo sguardo verso il mio compagno... metre mi volto il mio sguardo si perde nel blu: """luna luna luna luna luna luna!!!!""" ovviamente di questa parola escono solo dei suoni incomprensibili per Claudio , ma avevo gli occhi sbarrati e le braccia che puntavano il blu... si gira anche lui e vede IL PESCE LUNA!!!!! dopo pochi attimi scompare e io guardo Claudio, ora possiamo anche andare... i 5 min erano passati ed era ora di risalire...
Dopo circa 25 min di decompressione usciamo.

Mi entusiasmo per poco.. mi hanno detto... è così... mi entusiasmo per un pesce che in 17 anni di subacquea ho visto solo 2 volte in immersione... se è entusiasmarsi per poco!!!! ... alla prox Paola

martedì 12 giugno 2007

Stavolta mettiamo da parte Aldo Rock, non servono tanti giri di parole basta la semplice cronaca della giornata.
Ieri sono tornato a Villefranche dopo un pò di latitanza ed ho accompagnato a fare immersione Marilena una simpatica nonna di 70 anni! Esattamente 40 più di me. Non so che aggiungere se non inchinarmi al suo incredibile entusiasmo e farvi vedere le foto della giornata: eccomi con Marilena........

fatta questa foto mi guarda e si prende i miei gadget da tamarro e decide che stanno "bene" anche a lei......

ed eccola qui 13 metri sotto Cap-Nice, probabilmente mio padre, 55 anni (e da almeno 5 cerco di portarlo a fare anche solo una prova) nello stesso momento stava in un campo da bocce con la pancia piena....

Ciao a tutti e per chi non conosce la simpatica Marilena appuntamento a Villefranche......che nonna!!!!!!!
Alla prossima........Andrea

sabato 9 giugno 2007

SESTRI LEVANTE

Domenica 27 maggio è stata una bella giornata di mare e subacquea.
Mare bello, limpido e senza corrente; diving accogliente, comodo all’imbarco e imbarcazione spaziosa e adatta alle nostre esigenze di subacquei. I relitti di Sestri era da un pezzo che volevo vederli – chiedere a Renata per conferma – e l’attesa non è andata delusa. L’immersione sui relitti mi dà sempre un’emozione particolare sia per la vista di questi giganti dormienti sia per il pensiero che va alle persone che hanno vissuto tutte le vicissitudini e le storie che sono proprie di ogni imbarcazione. L’emozione personale cresce quando il relitto è tale per causa di un evento bellico perché alla tragicità dell’evento in se si somma la tragicità della guerra e dei destini dei soldati. Per questo ho perso un poco di tempo per andare a vedere che cosa potevo scoprire sulla storia di questi relitti e ora vorrei riportare le notizie che ho raccolto e che magari possono interessare qualche subacqueo che già li ha visti o che vuole andare a vederli.
CARGO ARMATO
Il cosiddetto Cargo Armato è in realtà un ex peschereccio francese prima chiamato Islande, poi Cape Nord, requisito dai tedeschi nel 1942 e trasformato in una imbarcazione cacciasommergibili denominata UJ 2207 (UJ = U Boot Jäger = cacciasommergibili). Esso aveva una stazza di 3000 tonnellate e fu affondato da motosiluranti inglesi nella notte del 18 novembre 1943. Il comandante della flotta che affondò l’imbarcazione si chiamava Moore . Il cargo faceva parte di un convoglio che navigava sotto costa e che incrociò un altro convoglio tedesco proveniente dalla direzione opposta. Entrambi si fermarono nella rada del porto di Sestri di fronte al quale si era fermato anche il gruppo di navi inglesi. Tutti furono oggetto di bombardamento da terra da parte delle batterie tedesche che non si accorsero che, oltre agli inglesi, c’erano anche navi amiche.
Successivamente i cannoni e i bengala cessarono di creare parapiglia e i convogli lentamente tentarono di riprendere il loro cammino. Moore tentò alcune volte di avvicinare i convogli per procedere all’affondamento di alcune navi senza riuscire nel suo intento. Mentre egli procedeva nei suoi tentativi, una delle navi appartenenti alla sua flotta, fece partire un siluro che affondò l’UJ 2207. Questo resta l’ultimo affondamento degno di nota da parte di navi inglesi nelle acque antistanti il levante ligure. Vi furono morti e feriti: morirono il comandante e il sottotenente di vascello oltre a diversi uomini di equipaggio. I feriti furono salvati e trasferiti all’ospedale di Genova. Con il venire meno della necessità di rifornire il fronte, cessarono anche le missioni dei convogli tedeschi e di conseguenza l’utilizzo degli UJ. Le restanti imbarcazioni simili, appartenenti alla ventiduesima flottiglia della Kriegsmarine, furono affondate nel porto di Genova dai tedeschi prima della fuga finale dall’Italia. Il Cargo aveva a bordo diverse munizioni che furono parzialmente recuperate nel dopoguerra. Durante la bonifica il relitto esplose nuovamente e si distrusse ulteriormente. Nelle operazioni perse la vita un palombaro.
BETTOLINA
La bettolina si chiamava Jörn ed era una chiatta da trasporto lunga 40 metri e larga 8 con una stazza di 300 tonnellate. Era utilizzata dall’esercito tedesco. Essa trasportava cemento per le fortificazioni militari del levante ligure e sostituiva il trasporto su rotaia che aveva subito dei danneggiamenti dai bombardamenti alleati. Lo Jörn fu affondato nel febbraio del 1944 da aerosiluranti alleati. Tutto l’equipaggio composto da quattro marinai perì nell’affondamento. Una curiosità: la grossa ruota alla quale è ora attaccato il pedagno era l’alloggiamento della mitragliatrice che così poteva ruotare di 360 gradi e sparare in ogni direzione. Le piccole storie di queste navi raccontano tragedie umane e situazioni difficili che mi fanno ricordare l’emozione che ho provato nel vedere le lamiere contorte dalle esplosioni dei siluri e mi fanno pensare alle sensazioni che possono avere vissuto gli uomini che sono stati protagonisti di questi fatti. Chissà quali segreti racchiudono i prossimi relitti che visiteremo..... BUONE BOOLLE . UCCIO

giovedì 7 giugno 2007

SULL'HAVEN



"...la più bella immersione che ho fatto in Mediterraneo!!"
Ha detto questo uno dei miei compagni dopo l'immersione. Lui era la prima volta s'immergeva sull'Haven e devo dire che come sempre non ha deluso le aspettative.
Giornata pessima: pioggia, vento, freddo e un mare molto affascinante da vedere, come in tutte le giornate un pò grigie, ma sicuramente l'ultima cosa che pensi guardandolo è quella di immergerti 40 metri sotto. Jump and go down diceva il mio amico Alì, detto fatto: eccoci lì a passeggiare fra i ponti della petroliera. Come diceva Paola per vedere pesce grosso ci vuole un pò di fortuna ma dal fondo basta semplicemente alzare la testa (se non si sta piantati col "culo" in sù!?) ed eccolo lì: tutto il pesce del mondo. Incredibile: banchi e banchi, quasi che non vedo più il mio compagno. Potrei quasi dire come la Megan:"è tutto intorno a te"...ma è veramente questa la sensazione che si prova. Avvolti dal pesce!
E pensare che negli anni '90 mi ricordo di quando è affondata, si parlava di disastro ecologico, ora dopo la bonifica è diventata una casa per tutti questi pesci.
Ora speriamo di rifarla presto...magari in notturna!!
Alla prossima settimana......ANDREA

lunedì 4 giugno 2007

...ISPIRAZIONE..

Per scrivere è importante l'ispirazione soprattutto per chi, come me, non è uno scrittore.

Trasformare i pensieri in parole, le emozioni in parole non è sempre facile. Inoltre per le emozioni che ogni domenica invadono la nostra testa e il nostro essere ... bhè ... mi sento di dire che lo è ancora di più.

La subacquea non è sempre adrenalina, urli e alzate di mani al cielo... anzi il più delle volte è relax totale di corpo e mente, silenzio, descrizioni di animali senza voce... ecco domenica mi è capitato proprio questo: immaginate una parete, esplosione di vita e di colore sulla roccia che tace d'un tratto e si trasforma in sabbia bianca e silenziosa, ero a 30 mt e ad un certo punto mi sono fermata , mi sono voltata a guardare il blu aspettando che da quel colore così intenso comparisse qualcosa, una sagoma grande o piccola ... ritorno poi al pensiero realistico e mi dico: "pensa che fortuna pazzesca , ti giri e in quell'esatto momento c'è lì un dentice o un pesce san Pietro ad aspettare solo te... " passa ancora qualche istante e il mio pensiero va a tutto quel blu che ci circonda e a quante cose in quell'esatto momento stanno capitando. Uno squalo che passa a poche miglia, magari capodogli o delfini.... non dobbiamo correre a 10 ore di aereo da noi per vedere questi enormi e silenziosi animali... ci vuole solo un po' di fortuna. :-)

.... Paola