giovedì 17 maggio 2007

IL GRANDE SQUALO BIANCO















Avete visto il film "POINT BREAK"? Quando l'agente Utah incontra Body per la prima volta gli viene presentato con questa frase: "è un selvaggio malato di adrenalina". Oltre a cercare l'onda perfetta, saltare in caduta libera da 5000 metri e rapinare le banche una cosa che avrebbe dovuto provare il selvaggio Body è senza dubbio la "Shark dive in cage". Detto in parole povere una botta di adrenalina unica!
Per un sub vedere IL GRANDE SQUALO BIANCO è come per un chitarrista qualsiasi fare una tournè con Vasco Rossi, come per un sacerdote di paese servire messa con il papa, come per il sindaco di Bergolo diventare presidente del consiglio. Non so se rendo l'idea?! Il massimo. Non si può chiedere di più.
Andiamo nel tecnico: la località si chiama Gaansbai, Sud Africa a 200 km dal capo, è uno dei punti al mondo dove è più facile avvistare questo squalo. L'immersione è quella che si vede in molti documentari: in una gabbia di protezione. E intorno a te 3-4 squali bianchi.
E quando lo vedi l'unica cosa che pensi è che c'è, che esiste davvero!!!! Non riesci nemmeno a scattare foto come faresti di solito. Rimani incredulo di fronte a un mito.
Non aggiungerei altro anche perchè non esistono parole per spiegare nel modo giusto l'emozione che si prova. Finirei con la frase che ho scritto sul book del diving: UN SOGNO DIVENTATO REALTA'......e presto si ripeterà!
Spazio ai commenti...ci vediamo la prossima settimana.....ANDREA

8 commenti:

AGO ha detto...

Be' .........che dire, prima di tutto che fra i nostri amici subaquei (Andrea compreso) io e moppa siamo stati i primi ad immergerci a Gaansbai, quindi...
...ma devo ammettere che senza il suggerimento di Andrea e Alessio forse non saremmo mai andati a immergerci con la mitica gabbia. Mi sembra ieri, eravamo ad Arenzano prima dell'immersione sulla Haven quando fra una chiacchera e l'altra venne fuori che saremmo andati di li a poco in viaggio di nozze in Sud Africa, non vi dico le loro faccie fra l'invidia e l'incredulo, proprio in quell'occasione ci parlarono dello squalo bianco, il giorno dopo moppa presa dallo spirito di competizione con Andrea prenoto' la giornata a Gaansbai.
Oggi a distanza di mesi rimane una fra le emozioni piu' forti del nostro viaggio di nozze vissuto all'avventura prima sott'acqua e poi fra i leoni, rinoceronti, elefanti e tuuti gli animali della savana. A dire tutta la verità il giorno prima ero un po' timoroso, vento forte, mare agitato ecc. Poi una volta in barca tutto passo' e l'adrenalina inizio' a salire. Eravamo sul tetto della barca per il breefing, mentre due bocia pasturavano a tutto andare, il Dive Master disse aspettiamo e occhi aperti, dopo circa venti minuti mi accorgo di un ombra grigia in lontananza che viene verso di noi a zig-zag, fra di me penso "alzo la mano e lo dico? ...o sto zitto e evito figuracce da buon italiano medio..", l'ombra si avvicinava e nessuno dei compagni di immersione si era accorto di niente allora con voce bassa acenno al D.M. "Shark....?!?", lui si gira e dopo un'occhiata mi stringe la mano e mi dice bella vista il primo è tuo... ...due minuti e salta fuori una bestia di cinque metri impressionante, qundi muta e tutti nella gabbia, e vi assicuro che stare sotto con poca visibilità separati solamente da una rete elettrosaldata da 8 mm è veramente da brividi...
Quindi un grazie ad Andrea e Alessio ed alla prossima ....io ci saro'....

profondo blu ha detto...
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profondo blu ha detto...

io non dico nulla.. mi state tutti antipatici, Andrea, il nostro Aldo Rock, non potrebbe descrivere meglio l'emozione e i moppi.. bhè che dire fanno venire un'invidia!!! appunto mi state antipatici e non vi parlo più!!!.... almeno fino a quando non lo organizzeremo e io CI SARo'!!!!! ciao Paola

T.L.M. ha detto...

Non c'è dubbio, per una neofita come me che da solo 1 anno pratica questo "sport", poter vantare di aver effettuato un'immersione in cage per vedere lo squalo bianco non è male...non è proprio male.
Sul come quando e perchè hanno già detto tutto andrea e ago-moppo...
L'esperienza vissuta ad ottobre a Gaansbai è stata veramente spettacolare, e per una come me che ha il terrore più assoluto di tutto ciò che inizia con "sqa" e finisce con "lo",non è da poco!
A pensarci su, quello che mi ricordo meglio di quella giornata, a parte gli squali si intende(!), è il nostro ritorno in albergo quando, ancora presi dall'euforia e dall'adrenalina, ci siamo fiondati sul telefonino e abbiamo inviato la foto del "bianco" al nostro mentore Andrea...che soddisfazione:noi prima di lui in sud africa.....
Mamma mia!ma come ho potuto vivere senza sub prima?!?!
una cosa peerò devo aggiungere a quello scritto da ago-moppo...mi unisco a lui per quanto riguarda i ringraziamenti ad Alessio ed Andrea ma aggiungo un "grazie" particolare a Chicco, Paola e Renata grazie ai quali ho imparato non tanto a "fare" sub quanto ad essere "sub"...senza i loro preziosi insegnamenti e il loro contagioso entusiasmo adesso non sarei qui a scrivere su questo blog ma soprattutto non starei già pensando alla prossima vacanza-sub,da invidia ovviamente!
slaks!
p.s.quando volete...io ci sono sempre!

profondo blu ha detto...

mi sono quasi commossa ... siete veramente dei grandi! Paola

COLLEGA ha detto...

Aldo Rock si congratula con tutti....UOMO CI VEDIAMO LA PROSSIMA SETTIMANA E RICORDA CHE TRA VIVERE E MORIRE MEGLIO MORIRE!!!!!!
Ovviamente queste sono parole del vero Aldo Rock: un selvaggio malato di adrenalina!!!!
ciao

Renata ha detto...

Ma io cosa dire…..che trovo emozionante incontrare l’ippocampus barbigianti ,5mm sì e no di lunghezza , rigorosamente cercato per tutta l’immersione con la lente d’ingrandimento? Che sono patita ed innamorata del Mar di Celebes, noto per la sua biodiversità, che si trova nel triangolo Borneo – Filippine – Sulawesi per il quale mi sgamalo 3-4 tratte aeree ad andare e 3-4 a tornare? Comunque tutto questo entusiasmo mi contagia….prima o poi anch’io.

alessio ha detto...

....ringrazio ago per aver ricordato l'aneddoto raccontato a villfrance dove io e andrea l'abbiamo esaltato su questo trip...ma raccontiamo laddove è nato tutto...precisamente aeroporto di roatan fine della vacanza con prof blu vediamo passare un subacqueo con felpa marchiata"shark cage cape town south africa" e con la nostra timidezza solita lo tempestiamo di domande e ci ripromettiamo che sarebbe da fare!!...passano tre anni ed eccoci entrambi chi prima chi dopo a cape town ed entrambi abbiamo l'icontro magico con il bianco torniamo esaltati con foto e video al seguito che più o meno rendono giustizia ...personalmente questa esperienza è l'apice della passione vera per gli squali di qualsiasi tipo e genere ....ricordo ancora che in crociera alle maldive quando ho conosciuto andrea entrambi abbiamo succhiato una bombola per un pinna bianca di 80 cm!!!questo per dire che attraverso l'esperienza acquisita attraverso corsi ed immersioni , costanza e passione oggi siamo qui scrivere delle nostre belle esperienze e agganciandomi a ciò che dice Renata penso che non sia importante se si parla di una flabellina o di un bestione di 6 metri ...è bello che ci accomuna questa grande passione per il mare e per i suoi abitanti e soprattutto che abbiamo la possibilità di trasmettere alle nuove leve "paperi"la nostra passione ed il nostro entusiasmo...
per finire come nel mitico film point break citato da andre nel finale il giovane utah dice che il surf è diventata la sua filosofia di vita e lo sarà sempre...io credo che per noi possa valere la stessa cosa e lancio un invito a tutti quelli che vogliono provare l'esperienza dello shark cage io e andrea conosciamo bene la strada e sicuramente non ci tiriamo indietro a ripetere ....ciao a tutti ale