sabato 9 giugno 2007

SESTRI LEVANTE

Domenica 27 maggio è stata una bella giornata di mare e subacquea.
Mare bello, limpido e senza corrente; diving accogliente, comodo all’imbarco e imbarcazione spaziosa e adatta alle nostre esigenze di subacquei. I relitti di Sestri era da un pezzo che volevo vederli – chiedere a Renata per conferma – e l’attesa non è andata delusa. L’immersione sui relitti mi dà sempre un’emozione particolare sia per la vista di questi giganti dormienti sia per il pensiero che va alle persone che hanno vissuto tutte le vicissitudini e le storie che sono proprie di ogni imbarcazione. L’emozione personale cresce quando il relitto è tale per causa di un evento bellico perché alla tragicità dell’evento in se si somma la tragicità della guerra e dei destini dei soldati. Per questo ho perso un poco di tempo per andare a vedere che cosa potevo scoprire sulla storia di questi relitti e ora vorrei riportare le notizie che ho raccolto e che magari possono interessare qualche subacqueo che già li ha visti o che vuole andare a vederli.
CARGO ARMATO
Il cosiddetto Cargo Armato è in realtà un ex peschereccio francese prima chiamato Islande, poi Cape Nord, requisito dai tedeschi nel 1942 e trasformato in una imbarcazione cacciasommergibili denominata UJ 2207 (UJ = U Boot Jäger = cacciasommergibili). Esso aveva una stazza di 3000 tonnellate e fu affondato da motosiluranti inglesi nella notte del 18 novembre 1943. Il comandante della flotta che affondò l’imbarcazione si chiamava Moore . Il cargo faceva parte di un convoglio che navigava sotto costa e che incrociò un altro convoglio tedesco proveniente dalla direzione opposta. Entrambi si fermarono nella rada del porto di Sestri di fronte al quale si era fermato anche il gruppo di navi inglesi. Tutti furono oggetto di bombardamento da terra da parte delle batterie tedesche che non si accorsero che, oltre agli inglesi, c’erano anche navi amiche.
Successivamente i cannoni e i bengala cessarono di creare parapiglia e i convogli lentamente tentarono di riprendere il loro cammino. Moore tentò alcune volte di avvicinare i convogli per procedere all’affondamento di alcune navi senza riuscire nel suo intento. Mentre egli procedeva nei suoi tentativi, una delle navi appartenenti alla sua flotta, fece partire un siluro che affondò l’UJ 2207. Questo resta l’ultimo affondamento degno di nota da parte di navi inglesi nelle acque antistanti il levante ligure. Vi furono morti e feriti: morirono il comandante e il sottotenente di vascello oltre a diversi uomini di equipaggio. I feriti furono salvati e trasferiti all’ospedale di Genova. Con il venire meno della necessità di rifornire il fronte, cessarono anche le missioni dei convogli tedeschi e di conseguenza l’utilizzo degli UJ. Le restanti imbarcazioni simili, appartenenti alla ventiduesima flottiglia della Kriegsmarine, furono affondate nel porto di Genova dai tedeschi prima della fuga finale dall’Italia. Il Cargo aveva a bordo diverse munizioni che furono parzialmente recuperate nel dopoguerra. Durante la bonifica il relitto esplose nuovamente e si distrusse ulteriormente. Nelle operazioni perse la vita un palombaro.
BETTOLINA
La bettolina si chiamava Jörn ed era una chiatta da trasporto lunga 40 metri e larga 8 con una stazza di 300 tonnellate. Era utilizzata dall’esercito tedesco. Essa trasportava cemento per le fortificazioni militari del levante ligure e sostituiva il trasporto su rotaia che aveva subito dei danneggiamenti dai bombardamenti alleati. Lo Jörn fu affondato nel febbraio del 1944 da aerosiluranti alleati. Tutto l’equipaggio composto da quattro marinai perì nell’affondamento. Una curiosità: la grossa ruota alla quale è ora attaccato il pedagno era l’alloggiamento della mitragliatrice che così poteva ruotare di 360 gradi e sparare in ogni direzione. Le piccole storie di queste navi raccontano tragedie umane e situazioni difficili che mi fanno ricordare l’emozione che ho provato nel vedere le lamiere contorte dalle esplosioni dei siluri e mi fanno pensare alle sensazioni che possono avere vissuto gli uomini che sono stati protagonisti di questi fatti. Chissà quali segreti racchiudono i prossimi relitti che visiteremo..... BUONE BOOLLE . UCCIO

4 commenti:

profondo blu ha detto...

Grazie per questo post. un blog è fatto di tanti articoli e tu hai iniziato al meglio!
Paola

Unknown ha detto...

Sicuramente un post molto interessante che invoglia ancora di più chi come me non sta più nella pelle per la voglia di infilarsi in qualche pezzo di storia sommerso.
Matteo

COLLEGA ha detto...

Bello....spero di esserci anche io la prossima volta!!
Ciao Andrea

Renata ha detto...

Grazie Uccio...molto interessante ma sopratutto sono contenta che le tue aspettative non sono andata deluse. Per me , che è da un pò di tempo che non riesco ad andare a Sestri Levante, leggendo il tuo post è stato come essere lì...
E una bella ricerca sul prossimo relitto che faremo lì ...il KT ???
Ciao Renata