Gli "ALL BLACK" sull'Haven

La desolante buia solitudine di un'ammasso di ferro in fondo al mare...affascinante in modo assoluto.
Questo è il riassunto di un sabato sera passato 40 m sott'acqua fra i ponti e le buie stive della petroliera che quest'anno ci ha visti più volte intorno a se. Mare piatto, correte assente e tanta di quella bioluminescenza che mi è parso di vivere nel film "the beach". Penso di non aver mai visto così tanto plancton intorno a me e vedere i miei compagni avvolti come da una galassia... mi ha fatto sognare veramente. Poi c'è il relitto: un'orgia di pesce la trasforma in un grande letto, le nostre torce svegliano il solito gronco che cerca di nascondere la testa sotto un pezzo di lamiera, un'assonnata Musdea approfitta di quella luce per cercare la cena e mentre tanti dormono, il timone della nave sembra preso dai gamberetti che con le loro traiettorie diagonali rendono la nave viva più che mai.

Dal fumaiolo rivolto verso il castello le torce degli altri mi fanno vivere in un documentario sul Titanic e nel giro in solitario fra le buie stive mi sento uno di quei robottini che entrò nella suite di Rose. E dopo aver incrociato le braccia sul petto un manto di cielo stellato ci lascia credere che il sogno continui...ma per qualcuno si sta per trasformare in incubo.

Si perchè dopo un'immersione impegnativa sia fisicamente che emotivamente come questa, un'abbondante abbuffata di pesce e un tentativo fallito di abbiocco sul pulmino durante il rientro la mia "collega" Paoletta ha solo poche ore per riposarsi perchè alle 7.00 è già fresca come una rosa alla stazione di Cuneo pronta per la sua solita domenica a Villefranche...e ancora non sa che succederà oggi. Ovvio che lo lascerò raccontare da lei ma voglio terminare con le parole dell'sms che mi ha mandato domenica sera: LO SO CHE NON CREDERAI MAI MA TI GIURO CHE NON STO SCHERZANDO, SONO DISTRUTTA MA VORREI RIVIRE QUESTA DOMENICA CON LA STESSA INTENSITA'!!!!

Andrea